Ispirato a Totò il buono (1940) di Cesare Zavattini, è una favola sociale sugli “angeli matti e poveri” delle baracche ai margini di Milano che, minacciati di sfratto da un avido industriale, organizzano un'azione di resistenza, animata dall'orfano Totò, che solo un miracolo fa trionfare. Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati dal poeticismo. Fotografia di G.R. Aldo. Nastro d'argento per la scenografia (Guido Fiorini). Palma d'oro a Cannes ex aequo con La notte del piacere dello svedese Sjöberg.
Joe Pendleton, un pugile, muore prematuramente in un disastro aereo. L'errore è stato commesso da un angelo del Paradiso che ha assunto da poco l'incarico di raccogliere le anime. Mr. Jordan, che accoglie i nuovi arrivi, si accorge dell'errore troppo tardi per rimandare l'anima di Joe all'interno del suo corpo, poichè questo è bruciato. Lo invia così nel corpo del miliardario Bruce Farnsworth, ucciso dalla moglie. Per Joe inizia così una nuova vita.
Maire Taylor, una donna d'affari intelligente e bella, prega chiedendo che il marito trovi la forza di porre fine al loro matrimonio durato nove anni. Nello stesso momento, il marito Billy, un artista romantico, chiede al cielo che la moglie trovi la forza per rimanergli accanto. Le due suppliche trovano risposta sotto forma di un'angioletta di otto anni in fuga dal cielo. Grazie alla piccola, i due coniugi troveranno la forza per riavvicinarsi e superare la perdita straziante che hanno vissuto.
Gravemente ferito in una rissa da bar, Little Joe Jackson è tra la vita e la morte, sogna di essere al centro di una epica battaglia tra Paradiso e Inferno per la sua anima.
Eddie Everett, lanciatore nella squadra degli Anaheim Angels, cade in disgrazia per aver sbagliato un lancio in una partita importante. Prova ad aiutarlo la figlia Laurel facendo intervenire un angelo custode che, nella sua vita terrena, era stato un campione.
Lo zio di un banchiere gaudente decide di fargli conoscere una brava e onesta ragazza che possa rimetterlo sulla retta via. Il piano riesce alla perfezione e il ragazzo dichiara di volerla sposare a patto che lei non cambi la sua natura dolce e candida.
Un angelo succube di uno spietato gangster viene salvato da un trombettista sfortunato.
All'inizio del XIX secolo, Sobran lavora nel vigneto del conte di Vully, sperando di poter avere un giorno una vigna di sua proprietà e di produrre un vino prestigiosissimo. Innamorato di Celeste, una bella ragazza la cui famiglia è stata distrutta dalla pazzia, Sobran una notte riceve in sogno la visita dell'angelo Xas, che si offre di aiutarlo a divenire un buon viticoltore visitando una volta all'anno le sue vigne e gustando il suo vino. Xas, però, lo avverte che la produzione di un buon vino è legata alle sofferenze, ai sacrifici e al destino crudele a cui è chiamato un viticoltore. Fedele alla sua promessa, Xas ogni anno si presenta al cospetto di Sobran, che nel frattempo sposa Celeste e diviene responsabile della cantina dell'erede di Vaully, senza riuscire a produrre nessun eccellente vino fino a quando una dolorosa tragedia non lo tocca da vicino.