Manuale di storie dei cinema è un documentario che racconta la storia dei cinema di Torino, ne analizza il presente e avanza ipotesi sulle prospettive future della sala cinematografica. Ibridando il genere documentario con la commedia e arricchendo la narrazione con diverse scene di fiction e con interviste ad alcune delle voci più importanti del cinema e della cultura torinese, il film segue in senso cronologico l’evoluzione dell’esercizio cinematografico cittadino: dalle esperienze di pre-cinema alla fine dell’Ottocento; alle eccellenze di inizio Novecento, come produzioni del muto e cinema di lusso; poi sale d’essai, Museo del Cinema e festival; fino all’attualità e alle ipotesi sulle sale del futuro, nel più ampio contesto nazionale contemporaneo.

Il corpo esanime di una celebre attrice viene rinvenuto all'ingresso di un nightclub. Si tratta evidentemente di un omicidio di cui vengono accusate tre persone: un sergente di polizia occasionale cliente del locale, il giornalista che ha lanciato l'attrice, di cui era innamorato, e un caricaturista che si esibisce in vari club. Il sergente decide di avviare delle indagini per conto suo e, con l'aiuto del giornalista, giunge ben presto a scoprire l'identità dell'assasino che, messo alle strette si dà alla fuga con drammatiche conseguenze.