I Five Heartbeats nascono negli anni 60, quando un gruppo di ragazzi – un po’ per gioco e un po’ per noia – iniziano a cantare per strada contro il volere dei genitori che considerano il rock’n roll come la musica del diavolo. Per i Five Heartbeats è l’inizio di un’ascesa clamorosa che li porterà a scalare le classifiche e al tempo stesso confrontarsi con la dura realtà del razzismo

That Little Ol’ Band from Texas comes up big in ZZ Top: Live from Texas, a concert recorded in Dallas in November, 2007. The hirsute trio (guitarist Billy Gibbons, bass player Dusty Hill, drummer Frank Beard) has been at it for nearly four decades now.

Un'epopea che attraversa più di cinquant'anni di musica americana attraverso la storia immaginaria di quattro generazioni di una famiglia emigrante di ebrei sovietici degli inizi del XX secolo.

Due fratelli in duo musicale per localacci, uno scapestrato e genialoide e l'altro tranquillo, litigano per bella cantante che hanno assoldato con successo. Lei se ne va. Scritto e diretto dall'esordiente Kloves che non manca di ambizioni anche stilistiche, vale più sul piano figurativo che su quello narrativo. Perfetti i due Bridges e notevole il sessappiglio della Pfeiffer che si esibisce in una sensuale interpretazione di "Makin' Whoopee". 4 nomination agli Oscar.

Ad Alex Fletcher, una popstar degli anni '80 ormai in declino, viene proposta un'occasione irrinunciabile: scrivere una canzone per Cora Corman, l'idolo del momento, e cantarla insieme a lei. Il sogno di un ritorno dignitoso sulle scene - dopo anni di esibizioni in alberghi e luna park di fronte a un pubblico di donne tutte grida e nostalgia - si smaterializza quando viene a sapere che il tempo a disposizione è risicato. Alex non è mai stato bravo con le parole e non scrive un brano da quindici anni. Proprio quando pensa di non potercela fare scopre che Sophie Fisher - una bizzarra annaffiatrice-supplente che gli entra in casa come un tornado - ha un dono particolare per le rime e la convince ad aiutarlo. Gli sforzi dei due daranno vita alla canzone "Way Back Into Love", che li guiderà sulla strada dell'amore.

Diana Krall si esibisce nelle sue più famose canzoni al Montreal Jazz Festival nel giugno del 2004. Ad inaugurare il concerto una versione di "Sometimes I Just Freak Out" con la cantante seduta al pianoforte ed uno stuolo di coristi ad accompagnarla, mentre in "All Or Nothing At All" lo spazio per le improvvisazioni è lasciato al chitarrista Anthony Wilson. Con 14 telecamere impegnate nelle riprese, il video offre una grande varietà di inquadrature ed angoli di visione e Diana Krall è sempre al top, proponendo un mix di standard e canzoni originali, tra cui una cover di Tom Waits, "Temptation".