Frutto dell'incredibile collaborazione tra due dei migliori artisti del mondo, ha richiesto più di 50 anni per essere realizzato. Destino nacque nel 1945 come un sodalizio tra Salvador Dalí e Walt Disney, ma la produzione fu interrotta per le difficoltà finianziare dello studio. Finalmente completato da Roy, nipote di Walt, nel 2003, Destino narra la tragica storia d'amore tra Chronos, personificazione del tempo, e una donna mortale che si cercano nelle stesse ambientazioni surreali spesso usate da Salvador Dalí nelle proprie opere.

Victor Frankenstein (Oliver), ragazzino di dieci anni, è sconvolto dalla morte del suo amato bull-terrier Sparky (=scintillante), travolto da un'automobile. Ispirato dall'esperimento di Galvani sulle rane, costruisce con mezzi d'emergenza una macchina che lo riporta in vita. Prima dei titoli di testa, Victor mostra ai genitori il Super8 Monster From Long Ago, da lui realizzato, dove Sparky, travestito da stegosauro, è attaccato da uno pterodattilo. 2° film corto di Burton, sceneggiato da Leonard Ripps e prodotto dalla Disney, è uno spiritoso omaggio a James Whale e al vecchio cinema fantastico in forma di parafrasi semiparodistica di Frankenstein e La moglie di Frankenstein. Negli USA fu vietato ai minori di 12 anni non accompagnati. Horror in forma di favola, anticipa la poetica di Burton, vero autore con le mani di forbice.

Vinci per me! (The Ring) è un film muto del 1927 diretto da Alfred Hitchcock. Luna park. Fiera di paese. Giostre che ruotano lanciando in aria trasognate e divertite giovani donne, ragazzini curiosi, uomini attratti dal tiro a segno, giovanotti pronti a provare la forza dei muscoli. Davanti a un baraccone una sbarazzina brunetta, Nelly, mastica arachidi e attira con civetteria gli spettatori maschi a battersi con Jack Sander, detto One Round, perché è così forte che nessuno sfidante è mai riuscito ad andar oltre il primo round. Fra la folla Nelly scorge un bellissimo e aitante giovane che a sua volta l'ha notata. È Bob Corby, un campione australiano di pesi massimi. Lei naturalmente non lo sa e lo invita nel baraccone, mentre l'imbonitore, davanti allo stand, vanta le prodezze di Jack e arruola pugili dilettanti che entrano baldanzosi ed escono doloranti e con le mascelle ammaccate.

Samuel Sweetland, passati cinque anni dalla morte della moglie, decide di risposarsi e per scegliere la compagna ideale chiede consiglio alle sue governanti. Dopo vari tentativi falliti, si rende conto che la donna della sua vita gli è più vicina di quanto avrebbe mai immaginato.

In una solitaria villa della campagna londinese si svolgono misteriosi e lugubri riti. Un reparto del servizio di sicurezza di Scotland Yard si è assunto l'incarico di investigare sugli avvenimenti e sulle persone che frequentano la villa. Si scopre così che la casa è frequentata da personaggi molto in vista della città. Gli investigatori, nell'intento di riuscire meglio a comprendere la misteriosa attività dell'organizzazione, si rivolgono al prof. Van Helsing, noto studioso di antropologia e arti magiche...

Le vere gesta della banda capeggiata da Ned (con la sua famosa armatura) e Dan Kelly, morti entrambi di morte violenta nel 1880.

Una giovane e viziata ereditiera conduce una vita di lusso grazie ai guadagni degli affari del padre con lo champagne. Per riportarla con i piedi per terra, l'uomo decide allora di darle una lezione, dicendole di aver perso tutto il denaro e costringendola ad andare in cerca di una fortuna tutta sua.

Easy Virtue, pur essendo dichiaratamente un lavoro su commissione, ispirò tuttavia a Hitchcock alcune delle sue trovate più sottili. Molte di queste sono entrate da subito nel repertorio generale degli effetti cinematografici; in particolare la conversazione telefonica tra l'eroina e il corteggiatore più giovane di lei, che la esorta a gettare al vento le proprie titubanze e a sposarlo, una sequenza realizzata attraverso i cambiamenti di espressione sul volto della telefonista all'ascolto. Il film contiene innumerevoli altri trucchi e trovate di grande ingegno, oltre a quella che Hitchcock definì "la peggiore didascalia che abbia mai scritto" (proferita dall'eroina verso i fotografi che la prendono di mira mentre lascia il tribunale dopo l'udienza finale): "Sparate, non è rimasto altro da uccidere!"