Nasim è una free climber, l’unica donna capace di aprire nuove vie in Iran. Ha due montagne da scalare, fisica e culturale, dal momento che la sua passione confligge con le regole che limitano la libertà delle donne nel suo paese. E ha un sogno: aprire una nuova via sulle Alpi.
In una montagna esaltata come scenario, questo film tratta argomenti profondi e importanti come la passione, la famiglia, l'amicizia, l'amore. Catherine Destivelle, è uno dei più grandi personaggi dell'alpinismo e tra gli scalatori più conosciuti ai giorni nostri, sia in Francia che all'estero. La sua notorietà la rende un'eccellente ambasciatrice della montagna. Le inquadrature vertiginose delle pareti di granito, il respiro affannoso e il soffiare del vento ci rendono partecipi dell'inesprimibile felicità di essere lassù. La compagnia dell'altro, il compagno di cordata, nell'intimità di una staffetta su una parete di ghiaccio o di un bivacco in cima a un picco sottile, rendono l'idea del senso dell'amicizia.
Sulla scia di 'La vie au bout des doigts', girato a La Piade e Buoux, 'Opera vertical', il movimento successivo di Jean-Paul Janssen, ci porta nel Verdon, la terra preferita di Patrick Edlinger. Il film si apre con una sessione di allenamento e poi mostra l'incatenamento di 'l'Ange en Décomposition' (7a), in cui Edlinger cade volontariamente per mostrare l'utilità della corda. Più tardi, una scena finale e antologica mostra un primo piano di Edlinger, che scala in solitaria e a piedi nudi una via difficile nel Verdon su centinaia di metri di vuoto, accompagnato dalla musica lirica di Johann Sebastian Bach.