Touching the void, documentario di Kevin MacDonald, racconta di un'impresa drammatica, compiuta da Simon Yates e Joe Simpson (autore de La morte sospesa, il bestseller da cui è tratto il film), due alpinisti, che hanno conquistato, nel 1985, la vetta del Siula Grande sulle Ande peruviane. Simon e Joe, sono amici, e appassionati di scalate. L'ascesa al picco sembra una passeggiata, tutto fila liscio, solo qualche problema dovuto agli agenti atmosferici. Nella discesa, però, Joe scivola e si rompe la gamba. La situazione è critica, e nella mente dei due passano mille pensieri. Salvarsi da solo e abbandonare il compagno o fare di tutto per salvarlo da morte certa? Improvvisamente una corda si rompe, e Joe precipita in un crepaccio. Solo un miracolo potrà salvarlo.
Nel 1999 il famoso alpinista americano Conrad Anker, impegnato in un avventuroso viaggio sul Monte Everest, trova il corpo dell'esploratore George Mallory, 75 anni dopo la scomparsa di quello che fu il primo uomo a tentare di raggiungere la vetta più alta del mondo. Da questo momento la vita di Conrad, segnata da tale straordinaria scoperta, si intreccia all'incredibile storia di George Mallory.
Da nessun’altra parte l’espressione “Frontiera verticale” è più corretta del Campo 4. Guardando ad est, verso l’Half Dome, il sole illumina il Campo 4 prima di ogni altro campeggio nella valle. Per gli scalatori questo polveroso accampamento è una vera mecca, il loro luogo di ritrovo... e spesso la loro stessa casa. Nel 1997, l’alluvione del secolo spazzò via tutto intorno alla Yosemite Valley. Quando il Campo 4, il cuore della nuova cultura alpinistica rock e ribelle, iniziò ad essere ricostruito in modo più moderno dal National Park Service, un gruppo di vecchi alpinisti si riunì per salvarlo. La storia si concluse col riconoscimento per il Campo 4 di Luogo di Interesse Storico.
La guida Gaston Rébuffat condivide con noi la sua visione del suo lavoro e della natura che lo circonda mostrandoci alcune belle arrampicate fatte tra amici, sottolineando l'importanza dell'amicizia della cordata. Nato vicino alle Calanques, avrebbe potuto essere un marinaio, come lui legato alle tempeste e alle stelle. Lo seguiamo con Edwin Matthews (USA) nella loro salita della Barre des Ecrins, poi verso La Meije. Accompagnato da Jean Juge (Svizzera), nel massiccio del Monte Bianco, per una traversata delle Aiguilles de Chamonix. Con il suo amico italiano Lino Donvito, ha scalato la Torre de Vijolet nelle Dolomiti. Poi con Massulu Suzuki (Giappone) nel massiccio del Monte Bianco (creste Rochefort, Dent du Géant sulla parete sud). Christian Ringeval (Francia) lo accompagna in una salita di Vignemale. E infine ritorno sul massiccio del Monte Bianco, al Grand Capucin (via Bonatti) con Konrad Krirch.
Il film racconta la vita incredibile e misteriosa di Hermann Keinwunder, un grande e dimenticato alpinista. Attraverso una ricostruzione storica in stile documentaristico, con interviste ad alpinisti di fama, specialisti e anche grazie alla scoperta di nuovi materiali d'archivio inediti, vengono alla luce le stupefacenti imprese dello scalatore trentino, certamente uno dei perduti padri dell'alpinismo moderno. Un viaggio nell'enigma di un uomo, che offre allo spettatore uno sguardo decisamente nuovo e affascinante sulla storia alpinistica moderna.